giovedì, Aprile 18, 2024
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Artigiano in Fiera, la Sicilia protagonista a Milano

Dal 3 dicembre e fino a domenica 11, 2.350 espositori provenienti da 84 Paesi di tutto il mondo, dislocati nei 7 padiglioni dedicati all’Artigiano in Fiera, alla Fiera di Rho, a Milano, vengono travolti, dalle 10 alle 22:30, da una folla di gente (quasi un milione di presenze) curiosa e appassionata. Ma soprattutto da vita.

Del covid, che ci ha tenuti fermi per due anni, solo le mascherine di chi le indossa per dovere e chi per prudenza, ci ricorda di avere ancora un pò di prudenza.

Ma a pulsare è la vita. I padiglioni fieristici ci ricordano l’ormai lontano Expo 2015 (ovviamente in forma assolutamente ridotta), quando ancora una volta il mondo si riuniva in nome della diversità, dell’ambiente, dell’identità, dell’economia. 

Qui a Milano batte forte anche la voglia di ripartire e costruire un mondo migliore. Lo si sente dall’energia che passa attraverso le start up di giovani con tanta voglia di fare.

Giovani che investono in questo presente incerto, con una guerra a due passi da noi (in fiera sono ospitati diciotto produttori ucraini, che in patria continuano a lavorare nonostante la guerra) e l’economia che sembra sgretolarsi da un momento all’altro, davanti a bollette e rincari.

Eppure loro ci insegnano a credere non solo in un sogno ma, soprattutto in noi stessi contribuendo così a migliorare questo pianeta (futuro) non domani, non ieri: oggi.

Ed è così che gli 84 Paesi si sono mescolati in una festa di odori, profumi, sapori, colori, danze e musiche per parlare direttamente con il consumatore finale.

Ed ovviamente, la Sicilia non poteva mancare.

Presente (con il claim “SICILIA YOUR HAPPY ISLAND”) e soprattutto protagonista non solo con i suoi prodotti culinari (dalle arancine al pane ‘ca meusa, -lo street food lo abbiamo ritrovato anche in metropolitana!-, immancabili i cannoli, le olive, la frutta martorana, le busiate, la crema di pistacchio spalmata ovunque), ma anche con i suoi prodotti alternativi alla tavola.

Perché la Sicilia è da sempre sinonimo di cultura da accarezzare sulla pelle (come le creme biologiche), è artigianato come le ceramiche o i gioielli handmade.Malgrado il Distretto Turistico Trapanese fosse assente, i produttori autonomi non hanno fatto sentire l’assenza di quella parte di Sicilia Occidentale che negli ultimi anni sta riscuotendo l’apprezzamento di un pubblico sempre più allargato (e non solo quello della BIT).

Di seguito un piccolo contributo video del secondo giorno in Fiera…dà lì in poi è stato un crescendo… .

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