giovedì, Aprile 25, 2024
HomeIn provinciaGibellina: Dopo 31 anni riapre la strada che attraversa Teatro Consagra

Gibellina: Dopo 31 anni riapre la strada che attraversa Teatro Consagra

Quattro appalti (nel 1989, nel 2004, nel 2011 e nel 2016) dopo la prima pietra, per la costruzione del teatro di Pietro Consagra, posta nel 1989, poi lo stop ai lavori. Ditte che si sono susseguite, sino al 2017, quando l’opera fu strutturalmente definita, in tutte le sue parti, e messa in sicurezza. Ora il teatro (incompleto) in cemento armato sarà visibile più da vicino.

Una strada, a doppia corsia, che lo attraversa e che collega viale degli Elimi con piazza Beyus, è stata inaugurata ieri giovedì 16 luglio, alla presenza, del sindaco Salvatore Sutera e degli assessori. La cerimonia si è conclusa con l’attraversamento a piedi della strada, in prima fila l’anziano Benedetto Palazzolo e la piccola Viola Ferrante, «due generazioni che rappresentano il passato di memoria e la speranza per il futuro», ha detto l’assessore Tanino Bonifacio. La costruzione della strada è un lotto funzionale del progetto di completamento dell’intero edificio disegnato dall’architetto Consagra, che dovrebbe ospitare un centro sociale, uffici sanitari e mercato coperto.

Nel mese di luglio 2017 il Comune ha preso in consegna l’opera dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche Sicilia-Calabria. Nel 2019 il progetto esecutivo e l’appalto. A eseguire i lavori di costruzione della strada e di sistemazione dell’area attorno, è stata la ditta “Criscienzo costruzioni” di Favara, per un importo di 375mila euro, coi fondi della ricostruzione per finanziare opere pubbliche.

«La strada rappresenta il vero ingresso principale alla città – ha detto il sindaco Salvatore Sutera – dopo decenni, finalmente, viale degli Elimi è collegata con piazza Beyus. Le operazioni di bonifica e sistemazione esterna dell’area, ci hanno consentito di rendere più decorosa una zona d’interesse artistico della nostra città, dove insistono opere monumentali e di rilievo urbanistico quali la chiesa madre di Quaroni, la stecca Ungers, Palazzo Di Lorenzo e il Sistema delle Piazze».

La mega opera in cemento armato risponde pienamente al concetto di città frontale di Pietro Consagra, artista che a Gibellina ha firmato anche la “Porta del Belìce”, il “Meeting” e la “Città di Tebe”. Consagra penso al teatro come una scultura abitabile, con piani curvi e continui, senza angoli retti, privilegiando l’immagine plastica e la comunicazione estetica. L’opera non è stata mai completata. Secondo l’ultima perizia inviata all’assessorato regionale alle Infrastrutture servono 8,9 milioni di euro per ultimarla.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Advertisment -

Most Popular

Recent Comments

Patrizia Lo Sciuto on Aumento TARSU: di chi è la colpa?