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Ad Erice vetta, s’illumina Piazza del Duomo. Finalmente

Ad Erice vetta, piazza Matrice s’accende e illumina il Duomo.

Ma domenica 21 agosto, mentre il quadro della Madonna di Custonaci, padrona anche della città della scienza, oltre che della città del marmo, rientrava in cattedrale, le luci erano soffuse. Nessuna aria di festa per la Padrona della città.

A seguire la processione a cui gli ericini non mancano da sempre, in attesa della festa, l’ultimo mercoledì di agosto, in onore di Maria SS. di Custonaci, la sindaca Daniela Toscano che, sembrava non accorgersi delle luci fioche che sostituivano quelle che, anni fa abbagliavano (almeno) la stessa piazza.

Domenica 21 agosto, tutto sembrava, “tranne che una festa” ci dicono alcuni ericini” che continuano “Sono finiti i tempi di una volta, quelli in cui “pa festa da Maronna” (per la festa della Madonna) ad Erice le persone arrivavano da tutte le parti, le campane le sentivano fino a Trapani e “i luci facianu brillari u munti puru ca negghia ”(facevano brillare la montagna pure con la nebbia).

Sono queste le voci che corrono tra i vicoli di ciottoli e pietre secolari. La memoria storica, di tempi non troppo lontani, racconta non solo di strade brulicanti di gente ma anche lucenti di fari e pulizia: erbacce e cartacce si scontrano con l’incuria e l’inciviltà di chi arriva “per mangiare solo una genovese” dicono

Questa è la fine di quello che dovrebbe essere un gioiello che il mondo intero ci invidia e che, invece, oggi è la narrazione del degrado urbano.

Eppure basterebbe poco: “la sindaca ha presentato un vasto cartellone di eventi culturali ma bar e ristoranti chiudono  alle 23”. Dicono “Del resto, aggiungono, come si incentiva una visita ad Erice, con un parcheggio che costa 2 euro?” 

“A Scopello, continuano, la gestione è diversa, i commercianti lavorano tutti e fino a tardi”

“Il centro Ettore Majorana è il nostro fiore all’occhiello ed Erice, dovrebbe essere un polo culturale a traino per tutta la provincia 12 mesi l’anno, invece la sindaca ha spostato pure la sede del comune a valle. La cosa importante non è la scienza ma una fontana. Questo vuol dire non voler investire su un borgo che altrove sarebbe una miniera a cascata”

“Ciò ha provocato lo spopolamento del borgo quando invece, bisognava incentivare l’artigianato locale come i tappeti o la ceramica ericina”

Insomma, l’aver risparmiato energia per l’uscita del quadro della Madonna di Custonaci ha fatto più luce di quanto previsto…almeno fino a ieri sera, 24 agosto, quando la piazza della Matrice è stata illuminata in vista della festa della Madonna di Custonaci che si terrà il prossimo mercoledì 31 agosto

Chissà che troppa luce, alla fine, non accechi…

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