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Erice: Daniela Toscano ottiene la revoca del divieto di dimora ed annuncia il suo ritorno alla poltrona

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha revocato oggi, martedì otto settembre, la misura cautelare del divieto di dimora a Trapani ed Erice imposto due mesi fa alla sindaca di Erice Daniela Toscano, dal giudice Caterina Brignone a conclusione di una indagine della Procura in merito ad un parcheggio privato nella zona di San Giuliano.

Nell’inchiesta, insieme alla sindaca accusata di abuso di ufficio e calunnia, erano stati coinvolti il fratello Massimo Toscano Pecorella, consigliere comunale a Trapani ed il marito, Francesco Paolo Rallo.

Una vicenda, quella che ha interessato, il 9 luglio scorso, la poltrona del numero uno del palazzo ericino, che è stata l’epicentro di un terremoto con ripercussioni in tutta la provincia e che ha avuto una eco in tutta Italia.

Oggi la sindaca Toscano, dopo un lungo silenzio, ha rilasciato una dichiarazione nella quale ha trovato spazio a ringraziamenti e tempo per togliersi qualche sassolino dalle scarpe ma, soprattutto, per annunciare il suo ritorno alla poltrona. Un posto, quello da sindaca, che, nonostante i vari appelli a dimettersi, non ha mai voluto abbandonare.

«La vicenda processuale – ha scritto la sindaca Toscano – ha duramente colpito sia la sottoscritta che la mia famiglia ma non ha fatto venire meno in me lo spirito combattivo e ciò nella consapevolezza di avere operato sempre nel rispetto della legge e soprattutto dei principi morali che mi hanno sempre accompagnato nel mio percorso di vita, compresa quella politico-amministrativa. In questo particolare momento posso solo rinnovare la mia fiducia nella magistratura cui, nell’ipotesi in cui dovessi affrontare il processo, ripongo la massima stima. Ha affermato la prima cittadina che ha amaramente dovuto constatare, ha continuato, che «rari, anzi rarissimi, sono nel nostro paese gli amministratori pubblici sottoposti a misura cautelare per il reato di abuso d’ufficio».

La sindaca poi ha ringraziato la sua famiglia che le è stata vicima, «i numerosissimi ericini, e non solo, che mi hanno manifestato il loro affetto e la loro vicinanza, il mio difensore, avv. Giuseppe Rando che, con i suoi collaboratori, in primis la Dott.ssa Debora Ciaramitaro, prodigatisi per la mia difesa. Intendo, infine, ringraziare gli esponenti politici, tutti, sia quelli che mi sono stati umanamente vicini che quelli che – improvvidamente – hanno cavalcato l’onda della vicenda giudiziaria e giustizialista. Un ultimo ringraziamento lo rivolgo alla stampa tutta: sia quella che mi ha rilasciato manifestazioni di affetto e che ha mostrato il lato umano ( e sono stati la stragrande maggioranza) che quella, per fortuna minoritaria, che non ha perso l’occasione per calpestare il principio della presunzione di innocenza spingendosi anche a riportare – rigorosamente in modo parziale – stralci dei brogliacci della PG che, oltre a non avere alcuna rilevanza penale, riguardavano un minore di età già colpito, nonostante la sua giovane età, duramente dalle vicissitudini della vita. Bene, anche questi esponenti “politici” ed a questi “giornalisti” rivolgo i miei sentiti ringraziamenti perché la l’occasione e la vicenda giudiziaria mi è stata gradita per conoscere lo spessore e valenza dei primi e la professionalità dei secondi.»

E poi annuncia «Compiuti gli incombenti burocratici mi rimetterò al servizio della comunità ericina che, per fortuna, non si è fermata ed ha proseguito il suo percorso di crescita e rinascita, percorso che in questi due mesi estivi è stato portato avanti egregiamente dal vice sindaco e dalla Giunta municipale».

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