martedì, Maggio 14, 2024
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L’evento dell’anno: Giacomo Tranchida, il Sindaco d’a-Mare

Secondo la statistica di gradimento dei sindaci Italiani del Sole 24ore, quello di Trapani, Giacomo Tranchida, sarebbe il primo cittadino più amato della Sicilia.

Lui, un sindaco sempre “sul pezzo”, commenta così la notizia sulla sua pagina Facebook:

«Sindaco più amato della Sicilia? Grande emozione(…)Con non poca soddisfazione ho appreso che il 57% dei trapanesi ha espresso apprezzamento nei miei confronti, a riprova del grande sforzo che stiamo compiendo per rendere la città più moderna e funzionale. Dopo anni di lavoro, stanno finalmente partendo i cantieri (ex Mattatoio lavori già avviati, tra poche settimane anche Palazzo Lucatelli ed altro ancora). Il quindicesimo posto su scala nazionale mi rincuora ma essere il Sindaco più amato della Sicilia è davvero una grande emozione. Facciamo del nostro meglio, coscienti dei problemi che non mancano ma che ogni giorno tentiamo di risolvere. Sapete dove trovarmi (…)».

Dunque, non è certo merito del mare se la città prospera in bellezza e turismo.

Eppure, proprio qualche giorno fa, lo stesso sindaco, ospite di “The Politi.com “una trasmissione dell’emittente locale Telesud, che in quella serata era concentrata sul tema “territorio e turismo”,  (clicca QUI se vuoi rivedere la puntata) alla domanda del direttore Nicola Baldarotta,  in merito ai programmi e gli eventi pensati per la città di Trapani, con la stagione estiva avviata, rispondeva, lasciando tutti basiti: « noi abbiamo un grande evento, che si chiama “il mare!”» :

Il mare, infatti è “un’esclusiva trapanese”. Non lambisce il resto delle coste siciliane, dell’Italia e del mondo intero. Per questo, a Trapani, il mare deve bastare di giorno e anche di notte.

Il mare è l’evento che intrattiene cittadini e turisti i quali, nonostante i pochi servizi (e un incomprensibile aumento dei prezzi) non devono aspettarsi null’altro tra l’ora dell’aperitivo e possibilmente l’alba. Ad intrattenerli c’è, appunto, il mare. Il suono del suo andare, le sue maree, i suoi colori, le aurore e i tramonti (oggettivamente stupendi).

Trapani, poi, al massimo (da non confondere con quello palermitano)  offre,ad un pubblico ristretto, il classico Luglio Musicale Trapanese che, con i relativi e soliti problemi pluriannuali (anche in data odierna la commissione di verifica ha avuto un acceso dibattito), non soddisfa, però, l’altra grande, per non dire grandissima, fetta di utenti che si aspettano un accompagnamento durante le vacanze. Aspettative che affiancherebbero al mare teatro, danza, moda, beverage and food, costume..in una parola: leggerezza. E la leggerezza, si sa, non è superficialità.

Soprattutto dopo due anni di pandemia in cui i concetti di vita, spazi, tempo, contatti, libertà e ondate di resilienza, hanno rimodulato il nostro andare e oggi, si ha davvero voglia di sentirsi l’estate addosso.

Ovunque: per esempio, per le strade. Invece Trapani probabilmente è, se non l’unica, tra le poche città ad essere limitata da vincoli per decibel.

E quando gli altrove si fanno più rumorosi altri  alzano, contemporaneamente, anche il volume della tolleranza, apprezzando ambienti e sviluppo. Nella città falcata, invece, si abbassano.

Trapani tiene così tanto al suo mare che vuole sentirne il suo “scruscio” ogni istante, per questo, è priva di artisti di strada che allietano una via piuttosto che un’altra (oltre che le casse comunali visto che pagherebbero gli spazi occupati come avviene nelle longitudini e latitudini del pianeta).

Il trapanese ha un debole per i tramonti e quando è fuori casa, e il sole che inizia a pennellare di rosa Roma, Milano, Venezia, Torino, nota che il suo andare diventa ancora più magico, quando musicisti anonimi accordano musiche su raggi che fanno di uno scorcio, un quadro, accompagnando verso casa chi si incammina in una via ormai non più isolata. Ma certamente, non si sentirà il mare.

A Trapani le ordinanze intimano il coprifuoco ai locali disincentivando l’economia cittadina. A supporto, però, ci sono  i servizi, per esempio quelli pubblici, i quali, piuttosto che aumentare in maniera direttamente proporzionale alla crescita della popolazione (ora lievitata con l’arrivo dei turisti), restano erogati in egual misura, se non ridotta, per la chiusura delle scuole e l’entrata in vigore dell’orario estivo.

La movida, nonostante tutto, pulsa. Il suo è un battito regolamentato dal ticchettio degli orari imposti anche dalla Prefettura. Ma la repressione dei palazzi che a Trapani, si guardano compiaciuti, non serve quanto invece farebbe qualche uomo della locale in più per le strade. In giro non ci sono che giovani con la stessa voglia di vivere che si aveva negli anni 90-80-70-60-50….

L’estate a Trapani, come in tutta la Sicilia, è attesa perché motore che muove quel settore di cui fanno parte tante categorie. A Milano, Roma, Torino…il mare non c’è ma la gente vive.

Ah il mare! Il mare è, e resta, una delle nostre meraviglie e fonte di “attrazione” per chi sceglie la parte occidentale (ma anche orientale) della Sicilia. Ma non l’unica.

Lo sanno bene gli amici della Sardegna, della Liguria, della Toscana, del Lazio, della Campania e della Calabria; quelli che vivono nelle città della Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto e Friuli.

Insomma il gradimento per Tranchida è sicuramente meritato ma, in piena estate, sarebbe meglio far vedere le bellezze architettoniche e culturali trapanesi piuttosto che quelle dei cantieri soprattutto dopo aver speso un pò di euro per la campagna di promozione e comunicazione atta, proprio, a far arrivare in provincia la gente che, sa benissimo, oltre al mare esserci tanto altro di più ma che già, atterrando tra mare e saline, non trova degli autobus con corse frequenti per raggiungere la città. 

Nel frattempo a coccolare gli ospiti arrivati da ogni dove, ci hanno pensato città, paesi e finanche le frazioni vicine alla città di Trapani che, hanno proposto programmi variegati e ricchi di iniziative e appuntamenti che spaziano dalle food experience ai concerti passando per le rassegne culturali di ogni genere. Certamente le proposte non mancano ma, a Trapani, l’evento resta il MARE: QUI

E se proprio di mare vogliamo parlare, ondate di meme sono quelle che gli amici della Jungla di Memesuddu (“costola” ironica e privata nata dalla “Pagina satirica memarola trapanese” Facebook Memesuddu) stanno dedicando al primo cittadino con il suo “mare di eventi” e di cui non abbiamo potuto fare a meno di postarvi (e che avete trovato intervallate nell’articolo).

Ringraziamo il Sindaco di Trapani per l’eccezionale evento proposto e di cui la città di Trapani, per fortuna, dispone da sempre, e ringraziamo gli amici di Memesuddu, che potete seguire QUI, senza i quali, questo articolo, non avrebbe certamente avuto lo stesso sapore.

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