venerdì, Marzo 29, 2024
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A Valderice una Festa della Repubblica senza folle, un omaggio a chi ha perso la vita

E’ festa anche a Valderice in questo martedì 2 giugno, e si sente. La voglia di ripresa si alterna a quella di normalità. Nessuno se la racconta. In fondo non è come prima. Basta guardare la gente passeggiare con le mascherine. La necessità per il rilancio è dunque quella di non abbassare la guardia. Così, la scelta per i festeggiamenti sobri, sottolinea il punto sicurezza, dibattuto da molti ma si sa, distanze e misure vanno concretizzate con il peso: fatti, esempi.

Il sindaco Francesco Stabile, in occasione del 74° anniversario della fondazione della Repubblica italiana, ha organizzato una cerimonia semplice e sobria. Lontano da palcoscenici e riflettori, ha omaggiato chi ha perso la vita per la nascita della Repubblica e chi, durante questi mesi, ha combattuto e lottato contro il coronavirus.

Questo il messaggio del sindaco:

«La giornata del 2 giugno per gli Italiani rappresenta e simboleggia il momento più alto della democrazia, la nascita dello Stato democratico: la Repubblica Italiana. La Festa della Repubblica quest’anno è di sicuro, un anniversario particolare per l’Italia che sta cercando di uscire da un lungo periodo di lockdown; è un evento senza parate, senza folle, ma non per questo senza il giusto sentimento di identità ed appartenenza verso il nostro Paese.
Le bandiere tricolore, simbolo ed identità italiana, oltre che per omaggiare chi ha creduto e perso la vita per il cambio epocale della nascita della Repubblica, oggi sventolano anche per coloro che hanno combattuto e lottato contro il nemico invisibile del coronavirus. Noi tutti, indistintamente, con maggior orgoglio e con ritrovato senso dell’Unione, dobbiamo sentirci uniti ed esprimere l’appartenenza alla Repubblica Italiana, coniugando impegno, rispetto delle Istituzioni e onestà civica.
La difesa della Patria non appartiene solo alle Forze Armate, ma tutti devono concorrere al principio di solidarietà sociale e politica, per dare attuazione alla “sacralità civile” di cui parla la nostra Costituzione.

Viva L’ Italia, Viva La Repubblica!»

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