sabato, Aprile 20, 2024
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Bomba d’acqua Palermo: due bimbi in ipotermia; Nello Musumeci:«sentimenti di cordoglio, alle famiglie delle vittime innocenti»

Due bambini sono stati ricoverati per sintomi di ipotermia dopo il violento nubifragio che questo pomeriggio si è abbattuto su Palermo. Il più piccolo dei due ha appena nove mesi. Da quanto si apprende, i due sarebbero rimasti intrappolati nella vettura assieme ai genitori lungo la circonvallazione della città, divenuta un vero e proprio fiume in piena. Sono intervenute le forze dell’ordine con coperte e teli termici. La situazione è critica anche in altri punti – in particolare sempre sulla Circonvallazione. Il centralino dei vigili del fuoco è intasato dalle chiamate.

Scene di panico e automobilisti che abbandonano le vetture e, a nuoto, cercano di mettersi in salvo: «Tornavo da due giorni di vacanza e sono improvvisamente piombato nell’inferno di viale Regione Siciliana» racconta Alessandro Di Gregorio, in macchina con la moglie quando su Palermo si è abbattuta la bomba d’acqua che ha provocato due morti. «Ho visto la Circonvallazione allagata, genitori con bimbi in braccio che piangevano mentre cercavano riparo ovunque. C’erano automobilisti sui tetti delle auto, passanti che cercavano di fuggire a piedi nudi dal fiume di acqua e fango. Qualcuno si accasciava a terra. Con il pavimento dell’auto allagato, ho provato a studiare un percorso alternativo per andare a casa evitando le strade più a rischio. Per fortuna -dice-  mi è andata bene».

Due persone sono morte annegate in un sottopasso di viale della Regione a Palermo, allagato per la bomba d’acqua caduta in città. Erano in un’auto, sommersa dalla pioggia, che è rimasta bloccata in strada. La pioggia, iniziata nel primo pomeriggio, è caduta con intensità per circa tre ore.

«Dolore e rabbia» sono stati espressi dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, assieme ai «sentimenti di cordoglio, alle famiglie delle vittime innocenti di Palermo».

«Tragedie come queste – afferma il governatore – debbono farci riflettere sulla necessità di adottare nuove e urgenti strategie di prevenzione e di pianificazione del territorio, specie in quelli devastati da speculazioni selvagge. Ce lo impone il mutamento climatico e la responsabilità del ruolo di chi amministra». Una delle vittime, intanto, un uomo, è stata estratta dall’auto rimasta sommersa nel sottopasso di viale Regione siciliana, all’altezza di via Leonardo da Vinci.

«Attendiamo con apprensione che i vigili del fuoco ci diano notizie sulle persone che ancora al momento risultano disperse e siamo vicini ai loro familiari», ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, mentre un gruppo di sommozzatori, cercano eventuali altre vittime sulla Circonvallazione di Palermo dove l’acqua ha raggiunto un livello di parecchi metri. I Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine stanno controllando tutta l’arteria allagata anche con un mezzo anfibio.

Il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, ha convocato l’unità  di crisi alla caserma Lungaro della Polizia di Stato, per stabilire le azioni da intraprendere. Intanto, alcune zone della città sono al buio da ore e non si sa quando potrà  essere ripristinata l’erogazione dell’energia.

‪«Vicini agli abitanti di Palermo, colpita  da un nubifragio che ha causato due morti, rimasti intrappolati nella loro auto. Un pensiero alle famiglie delle vittime e a tutta la Sicilia dalla Liguria, terra più volte ferita dal maltempo e che comprende questo dolore. Forza» Lo scrive in un tweet il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti 

Ed Emma Dante, regista palermitana, davanti al tragico nubifragio, dice: «immagini aberranti: come si fa a morire a luglio sotto un ponte a scorrimento veloce? Sono addolorata per la mia Palermo sommersa».

La protezione civile regionale della Sicilia non aveva previsto la bomba d’acqua che ha investito nel pomeriggio la città e ha fatto almeno due morti. Il livello di allerta era verde, ovvero di “generica vigilianza”. La previsione in merito alle “precipitazioni” era questa: ‪«Da isolate a sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, nella seconda parte della giornata, con quantitativi cumulati da deboli a moderati»

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