giovedì, Maggio 16, 2024
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Peschereccio disperso: disposta l’autopsia per Matteo

I familiari di Matteo Lo Iacono, capitano della motopesca Nuova Iside, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto stamattina a 12 miglia a nord di Capo Gallo, hanno chiesto ed ottenuto, dal Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Palermo, di sottoporre il proprio congiunto all’esame autoptico.

La moglie e la figlia della vittima del mare, hanno nominato il legale Aldo Ruffino, per approfondire le cause che hanno provocato la sua morte che, al momento, non risultano chiare. Tutto potrebbe essere potuto succedere al largo di quelle coste che l’equipaggio più volte aveva navigato in condizioni meteorologiche anche peggiori.

Intanto, la salma di Matteo, è stata trasferita al reparto di medicina legale del Policlinico di Palermo, per essere sottoposta all’autopsia i cui risultati potrebbero stabilire l’ora  del decesso oltre che rivelare dettagli su ciò che potrebbe essere accaduto a bordo dell’imbarcazione quel maledetto mercoledì mattina. Matteo Lo Iacono, mercoledì aveva avvertito la famiglia di trovarsi nei pressi di San Vito Lo Capo e, insieme all’equipaggio, di cui faceva parte anche il figlio Vito, ancora disperso e il loro cugino Giuseppe Lo Iacono, ritrovato morto al largo di Ustica giovedì scorso e sepolto ieri a Cinisi, sarebbe rientrato a Terrasini entro l’ora di pranzo. Dopo quella chiamata più nessun contatto con la famiglia ma, dalla Nuova Iside, non è stato lanciato alcun mayday. Un fatto, questo, che insospettisce ulteriormente la famiglia.

Matteo Lo Iacono era un’abile pescatore d’altura. Tante volte aveva affrontato il mare e superato tempeste. La sua famiglia non riesce a credere nell’incidente autonomo provocato dal vento di Scirocco su cui la Nuova Iside si è improvvisamente imbattuta, dopo 36 ore di lavoro in alto mare. Vogliono capire cosa può essere andato storto e, soprattutto, accertare che non sia avvenuto un possibile scontro con un altro natante. Oggi nessuna ipotesi può essere esclusa e, la semplice ispezione cadaverica effettuata dal medico legale, all’arrivo della salma al porto di Terrasini, non basta per chiarire i loro dubbi. Certo, il rinvenimento del peschereccio che, sembra essersi inabissato, potrebbe favorire le indagini e fare chiarezza sulla tragedia che ha sconvolto due intere comunità.

Al porto di Terrasini i pescatori hanno fatto suonare le trombe delle barche per salutare i due amici. Intanto, il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, questa mattina è stato contattato telefonicamente dal Ministro delle Poltiche Agricole Teresa Bellanova, che ha manifestato la vicinanza dello Stato per questa tragedia e promesso che le famiglie delle vittime non saranno lasciate sole. 

Nel giorno dei funerali, il comune di Terrasini proclamerà, come per il cugino Giuseppe, il lutto cittadino ed il sindaco annuncia: «Chiedo sin da subito di avere rispetto del dolore dei familiari nelle modalità di svolgimento del funerale che si terrà non appena la Procura, eseguita l’autopsia, disporrà la restituzione della salma alla famiglia».

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