venerdì, Maggio 17, 2024
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Sicilia, come muoversi tra ordinanze e decreti?

Il quattro maggio è alle porte e il DPCM di Palazzo Chigi, dopo una lunga quarantena, se da una parte allenta sulle uscite, dall’altra tira quelle “corde” strette fino ad oggi per evitare il contagio di una pandemia che ci ha ristretti in casa, e non solo.

Ogni Regione, poi, ha emanato delle ordinanze che, si adattano al territorio, al sistema sanitario che lo supporta e al numero dei contagiati. Del resto, proprio il ministro della Sanità, Roberto Speranza, firmando il decreto per la Fase 2, tra i vari indici che serviranno a monitorare le regioni e tenere sotto controllo i contagi ha previsto: il grado di tenuta del sistema sanitario, il numero di cittadini in quarantena, il raccordo tra assistenza sanitaria primaria e ricovero ospedaliero e il numero di persone che lavorano per l’emergenza. Per questo, Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, il 30 aprile ha firmato l’ordinanza per una ripartenza cauta dell’isola.

Un focus sugli spostamenti tra il DPCM del Governo e l’ordinanza di Musumeci, ad un giorno dal lento e prudente “via”, è necessario a partire dagli

«spostamenti per il trasferimento stagionale nelle abitazioni diverse da quella principale, sia individuale che del nucleo familiare convivente da effettuarsi NON nei giorni domenicali e festivi e a patto che non si faccia la spola con la principale abitazione, ma vi si rimanga per la stagione»

Musumeci ammette anche l’uscita nell’ambito del medesimo territorio comunale o in quello di un altro Comune una sola volta al giorno e ad un massimo di due componenti del nucleo familiare, ovvero ad un soggetto delegato al bisogno.

È autorizzata, solo nei giorni feriali, l’attività di manutenzione di aree verdi e naturali, pubbliche e private.

Il DPCM governativo ammette le uscite dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità (il decreto include in tale ipotesi quella di visita ai congiunti), o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. – si legge sulle faq del sito del governo – Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti. Inoltre, è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone.

Musumeci, come nella precedente ordinanza, concede un’uscita giornaliera di breve durata e in prossimità della propria abitazione, con l’assistenza di un accompagnatore, ai minori ed alle persone non autosufficienti. L’Assessorato regionale della Salute assume i provvedimenti necessari in ordine alla riapertura dei centri semiresidenziali e delle altre strutture destinate ad erogare prestazioni socio-assistenziali alle persone disabili, avuto riguardo alla adozione di protocolli sanitari per limitare la eventuale diffusione dell’epidemia.

Il Presidente della regione siciliana, dà ai sindaci facoltà di disporre l’apertura dei cimiteri,  a condizione che possano essere assicurate adeguate misure organizzative per evitare assembramento di visitatori e per garantire la distanza interpersonale. (qui le specifiche aperture divise per comune)

È consentita l’attività sportiva in forma individuale, ovvero con un accompagnatore per i minori e le persone non autosufficienti, compresa la pesca sportiva, purchè nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio.

I circoli, le società e le associazioni sportive sono autorizzati all’espletamento delle proprie attività, purchè in luoghi aperti. La disposizione si applica anche alle discipline del tennis, ciclismo, canoa, canottaggio e vela, equitazione, atletica e golf. I rappresentanti legali delle strutture predette sono tenuti a comunicare l’inizio delle attività al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale competente per territorio; dichiarare di essere nelle condizioni di garantire la sanificazione periodica degli spogliatoi e degli spazi comuni; autocertificare la sussistenza dei requisiti di rispetto delle regole precauzionali secondo la circolare che verrà emanata dall’Assessorato regionale della Salute entro 24 dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza.

Per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5°, il protocollo è quello di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.

I lavoratori pendolari che attraversano lo Stretto di Messina devono compilare il modello di cui all’allegato 1 alla presente ordinanza e trasmetterlo al Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza della Regione Siciliana, a mezzo mail al seguente indirizzo: lavoratoripendolari@protezionecivilesicilia.it. Entro le 24 ore successive all’invio della dichiarazione, il modello viene restituito alla mail di provenienza con il “visto” di autorizzazione. Esso deve essere esibito all’atto dell’imbarco al personale addetto al controllo. Copia di ciascuna dichiarazione è inoltrata alla Prefettura di Messina ed al Comune di residenza del richiedente.

Come dallo scorso 9 marzo, chi rientra in Sicilia deve registrarsi al sito www.siciliacoronavirus.it compilando il modulo in tutte le sue parti (come spiegato qui).

Concesso il rientro verso il proprio domicilio-residenza, la Sicilia continua a rimanere chiusa all’esterno.

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